Ti regalo un disegno!

disegno canale comunicativo

Pochi giorni fa, è stata la festa della mamma e tutte noi, abbiamo ricevuto un dono dai nostri bambini. C’è chi ha regalato dei fiori, chi ha recitato la poesia, chi ha donato dolci e chi ha regalato un disegno. Ebbene, il mio bambino di 4 anni e mezzo per la festa della mamma, mi ha donato un disegno. Sia il disegno che i cosiddetti scarabocchi, esprimono lo stato d’animo ed affettivo di chi lo esegue. Il disegno è un canale comunicativo fin dai primi anni di vita. Il bambino già all’età di 2 anni scarabocchia un pò ovunque, sui muri, sul pavimento, sul tavolo e a volte sui fogli. Agli occhi degli adulti, non avrà fatto altro che imbrattare o sporcare il muro. Così non è, egli ha comunicato con noi, toccherà a noi comprendere il loro messaggio. Il bambino mentre disegna, parla ad alta voce e descrive passo per passo, ciò che ha raffigurato. Ci permette di entrare nel suo mondo, dove gli oggetti hanno tutta un’altra dimensione e funzionalità. Magari, una pallina sarà un gatto, un quadrato sarà il nonno e quel gomitolo la sua sorellina. Per noi saranno insignificanti e semplici linee tracciate a caso, per il bambino quello scarabocchio rappresenta la propria famiglia, il suo amichetto o la sua casa. Ogni oggetto esprime una sensazione, un’emozione, toccherà a noi saperlo comprendere e guardare con i suoi stessi occhi. Allora approfittiamone ogni volta che il bambino vuole disegnare a fornirgli carta, matita e colori, perché ci sta invitando nel suo mondo, è una porta aperta che vale la pena entrarci.

Cosa osserveremo?

Ecco delle semplici indicazioni:

L’impugnatura: Per prima cosa, occorre osservare se ha una corretta impugnatura. Normalmente la presa corretta dello strumento scrittorio è “a pinza”, tra pollice ed indice, mentre la prima falange del dito medio funge da appoggio per garantire un assetto regolare. Anulare e mignolo, semi piegati, assicurano il contatto della mano con il foglio. Solo così, egli avrà il piacere di disegnare, di scrivere e di colorare. Una corretta impugnatura aiuta a prevenire i disturbi della scrittura. Una scorretta impugnatura comporta uno sforzo continuo, un affaticamento muscolare che lo porterà a stancarsi più facilmente e a rinunciarvi.

Il punto di partenza: Osserveremo il punto di partenza del disegno all’interno di un foglio. Se predilige il centro, il basso, l’alto, la destra o la sinistra. Solitamente il bambino sceglie il centro del foglio, perché si sente al centro del mondo e tutte le attenzioni sono rivolte a lui. Se sceglie altro, può essere dovuto a inibizione o timidezza nei confronti dell’ambiente esterno.

Lo spazio: Si intende la presa di possesso dello spazio, si guarda tutto il foglio e si osserva quanto e come ha occupato il foglio. Uno spazio ben riempito, con gesti tondi indica confidenza, estroversione e voglia di crescere. Uno spazio ben riempito ma con gesti ad angolo e spigolosi denotano un carattere più chiuso e meno disponibile ad aprirsi con l’ambiente circostante. Uno spazio poco riempito è indice di timidezza, chiusura e necessità di incoraggiamento.

La forma: Si osserva la forma delle linee, del disegno. La presenza di forme curve denota un bambino che ha capacità di adattamento, socievole e gioioso. Viceversa un disegno con forme angolose e spigolose denotano introversione e timidezza.

La pressione: Intesa come forza esercitata sul foglio. Una pressione leggera è tipica di un bambino sensibile e con maggiori difficoltà di adattamento con l’ambiente esterno. Viceversa, una pressione più forte o marcata è tipica di un bambino vitale, dinamico e con una gran voglia di affermarsi.

Il tratto: Un tratto sicuro e deciso denota libertà di muoversi, di disegnare e di esplorare. Un tratto incerto, spezzettato denota indecisione e timore di esplorare ed imbrattare.

Altro elemento di notevole importanza è la scelta dei colori. Il bambino, nel momento in cui disegna, deve avere a disposizione tutti i colori ed ognuno di loro avrà il proprio significato. Dinanzi ad un disegno si osserva la predominanza dei colori e la loro intensità. La predominanza delle tonalità calde come il rosso, il giallo e l’arancione, denotano una personalità creativa, vitale, gioiosa ed ambiziosa. L’uso delle tonalità fredde come ad es. il blu, l’azzurro e il viola denotano una personalità serena, calma e riservata. Un disegno lasciato volutamente in bianco, esprime un senso di disagio e sofferenza del bambino. Queste, sono solo alcune delle caratteristiche che si osservano nel disegno, oltre alla dimensione degli oggetti e delle persone raffigurate, l’aggiunta o l’omissione di personaggi, la collocazione dei personaggi etc… Ogni singola scelta dovrà essere presa in considerazione nel suo complesso. La presenza di un singolo gesto, elemento o colore è irrilevante, esso dovrà essere valutato rapportandolo agli altri gesti.
Disegno di un bambino di 4 anni e mezzo:

La pressione è forte, esprime energia e una notevole carica vitale che gli consente una certa grinta e determinazione. Il disegno è posizionato al centro del foglio esprime egocentrismo e bisogno di attenzione dai suoi cari. Mentre disegnava ho osservato cosa facesse e l’ho ascoltato. Questo disegno, agli occhi degli adulti è indecifrabile ma il bambino ha dato una spiegazione a ogni linea che ha tracciato. Il primo personaggio che disegna è sé stesso, sorridente e con le braccia aperte perché abbraccia la mamma e il papà. Il secondo personaggio è la madre, sorridente e con tante braccia perché è intenta a cucinare, lavare, pulire e a giocare con il suo bambino. Il terzo personaggio è il padre, sorridente, alto e con un braccio più lungo rispetto all’altro, pronto a sgridarlo se sbaglia. Cerchiamo di “comprendere” i loro disegni ma per prima cosa…. Ascoltiamo i nostri bambini!

Fonti del post:

http://www.xdmagazine.it/ti-regalo-un-disegno/